Poeta italiano. Laureatosi in Lettere
all'università di Padova (1942), è considerato dalla critica uno
dei più importanti poeti del secondo Novecento (premio Viareggio, 1979;
premio Librex-Montale, 1983; premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei, per
la poesia, 1987; premio Bagutta, 1999). La raccolta di versi con cui
esordì (
Dietro il paesaggio, 1951) lo rivelò poeta
elegiaco, con un vivo senso della campagna veneta assunta come simbolo di una
natura non ancora corrotta. I fiumi, i boschi, i colli intorno a Soligo, sua
città natale, ritornarono in
Elegia e altri versi (1954) e
Vocativo (1957). Nelle sue prime opere, è inoltre presente
l'angoscia di una ricerca metafisica che rimanda all'uomo la consapevolezza
della precarietà, della sconfitta sempre incombente. Di qui la scelta
ideologica stoica e il carattere arido e stridente di questa poesia. Nelle
IX
Ecloghe (1962) la ricerca di uno sperimentalismo linguistico si fece
più ardita e segnò un disagio non solo esistenziale, ma anche
legato alla realtà caotica e drammatica del vuoto di valori della
società consumistica e industrializzata. Con
La beltá
(1968) e con
Gli sguardi i fatti e senhal (1969), Z. compì un
viaggio nelle profondità dell'interiorità umana,
nell'inquietudine, nella confusione e nella tensione del mondo contemporaneo,
avvalendosi, in un'inesausta tensione comunicativa, delle tecniche di
esplorazione dell'inconscio e di invenzioni, trasformazioni e deformazioni
verbali. Le raccolte successive,
Pasque (1973);
Filò (in
antico dialetto trevisano, 1976);
Il Galateo in Bosco (1979),
Fosfeni
(1983),
Idioma (1986), testimoniano una ricerca sul senso stesso
della scrittura, sul sistema di significanti e significati del linguaggio
poetico, arricchita dall'uso sempre più magmatico di materiali
linguistici: il latino e il provenzale, il linguaggio dei mass media e quello
della tradizione petrarchesca, il dialetto veneto e il petèl (gergo
infantile della provincia di Treviso). La scrittura, fiduciosamente narrativa di
Racconti e prose (1990), tornò a essere arditamente sperimentale
in
Meteo (1996); la linea avviata con
Meteo venne ripresa in
Sovrimpressioni (2001); nel 2005 pubblicò
Colloqui con Nino,
in cui ripercorse attraverso i dialoghi in dialetto tra lui e l’amico Nino le vicende e
le esperienze più disparate. Notevoli i suoi saggi di critica letteraria,
soprattutto di poesia:
Fantasie di avvicinamento (1991) e
Aure e
disincanti nel Novecento letterario (1994). Numerosi i suoi interventi su
quotidiani e periodici, quali "La fiera letteraria", "Il
mondo", "I nuovi argomenti", "I Verri",
"Alfabeta". Nel 2008 ricevette il premio "The IIC Lifetime Achievement Award 2008"
per la poesia (n. Pieve di Soligo, Treviso 1921).